Buonasera,
scusate per l'assenza ma ho avuto un black-out in ambito letture. Ho
riletto alcuni dei migliori del 2015 ma cercavo un libro e... l'ho
trovato! L'ho letto in due giorni, e da domani tutto ritorna alla
normalità con le nostre rubriche! Promesso.
Sono
rimasta indietro con le recensioni... Sorry. Adesso invece mi
permetto di parlarvi di un libro che tutti dovrebbero leggere e che
pochi potranno comprendere fino in fondo. Un libro all'apparenza
semplice (MAI
credere, però, che possa essere banale), ma con mille sfaccettature
da interpretare. Sto parlando di un libro che mi è stato presentato
Venerdì scorso, in un'aula del Tribunale di Firenze, dall'autore:
Giacomo
Di Girolamo.
Un uomo alla mano, sagace e molto diretto. E' riuscito a incantarmi
per due ore, senza che mi accorgessi del tempo che passava. Questo
libro l'ho letto per mia volontà, benché l'esperienza l'abbia
vissuta in un ambito scolastico. Faremo dei lavori su questo libro,
ma mi pareva di tradirlo a trattarlo come una qualsiasi studentessa
della mia classe senza un minimo di entusiasmo. Quando sono arrivata
davanti all'autore inspiegabilmente tutto ciò che avrei voluto
dirgli è svanito, puff, in una nuvoletta di voci e suoni, anche se è
riuscito a strapparmi un sorriso per la dedica alla IIIB. Insomma vi
ho annoiato? Parliamo del libro,... DORMONO
SULLA COLLINA 1969-2014.
AUTORE: Giacomo
Di Girolamo
SERIE:
SERIE:
GENERE: Saggio
CASA
EDITRICE: ilSaggiatore
DATA
USCITA: 4 Settembre 2014
PAGINE: 1263
PREZZO:
10,99 € kindle // 20,40 € flessibile // 24,00 € rigida
SINOSSI:
Questo libro si pone un obiettivo smisurato: il nostro paese raccontato da chi dorme, e sempre dormirà, sulla collina. Siamo di fronte alla Spoon River d'Italia. Il paese lo raccontano loro: gli uomini che sono passati di qui, quelli che hanno fatto la storia oppure che l'hanno subita. Gli uomini che tutto sapevano e nulla rivelarono. Gli uomini che nulla sapevano e tutto rivelarono. Uomini magniloquenti, uomini magnifici, uomini miserabili. Uomini piccoli e piccoli uomini. Volti imperiosi e notissimi, volti arcaici, che hanno fatto un qualche frammento di storia, anche se nessuno lo sa. Sono le loro voci a fare la storia. Dov'è Pino Pinelli, l'uomo che non voleva volare? Dov'è il poeta, Giuseppe Ungaretti? S'illumina ancora di immenso? Dove sono Anna Magnani, quelli di Piazza della Loggia, le vittime del terremoto dell'Aquila? Dove il piccolo Samuele di Cogne, dove Marco Pantani, dove Giulio Andreotti? Il generale Dalla Chiesa? Dormono, dormono sulla collina. E non solo loro. Programmi televisivi, bombe che esplodono, decreti legge. Anche gli oggetti. Gli oggetti sono così silenziosi, ma sanno tutto di noi, e fanno la storia. Anche loro: dormono sulla collina. Non è infatti un caso che la prima "voce" di questo coro non sia umana: a parlare è la Bomba di Piazza Fontana. È uno degli innumerevoli inizi italiani e a cantarlo è un ordigno capace di segnare l'immaginario di quell'Italia che possiamo in modo equivoco definire "contemporanea".
INFO AUTORE
Giacomo
Di Girolamo
è
un giornalista che vive a Marsala. Collabora con la Repubblica
e Il Sole 24 ore. Nel 2014 ha vinto il Premiolino, importante
premio giornalistico italiano. Le sue opere pubblicate ricordiamo
L'Invisibile e Cosa Grigia.
RECENSIONI
5.0
su 5 stelle
Monumentale
Monumentale
nelle dimensioni, nelle intenzioni e nei contenuti. Quaranta e più
anni di storia italiana, di violenza e poesia. Opera difficile da
descrivere: ha del romanzo, della ricerca storica, dell'orazione
civile. Non dà risposte. Provoca interrogativi. Grande libro.
5.0
su 5 stelle
La
storia come vorrei che fosse raccontata
Questo
libro, acquistato per occasione (offerta lampo kindle) è stato
uno di migliori acquisti fatti da anni nel campo ebook. Il testo,
poderoso, è una sorta di Antologia di Spoon River d'Italia; un
viaggio nelle vite non solo delle persone che hanno partecipato da
protagonisti nella storia del nostro paese ma anche dei perdenti,
dei passanti.
Un testo che tutti, specialmente chi non ha vissuto da adulto gli anni 70-80, dovrebbero tenere sul comodino. Meraviglioso e dolente.
Un testo che tutti, specialmente chi non ha vissuto da adulto gli anni 70-80, dovrebbero tenere sul comodino. Meraviglioso e dolente.
5.0
su 5 stelle
lo
consiglio!!
un
libro che mi è piaciuto molto. che entra nella storia dell'Italia
dall'anno della mia nascita (e questo mi ha fatto molta
impressione) fino ad oggi. piccole e grandi icone di personaggi
che hanno fatto la storia, nel bene e nel male. si capiscono tante
cose. lo consiglio assolutamente!
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Arriviamo
al punto.
Aldilà
del contorno che ho vissuto durante la presentazione, compito svolto
egregiamente dai miei ignoranti coetanei, sono rimasta soddisfatta.
Soddisfatta
perchè venerdì ho trovato almeno una risposta ai miei quesiti.
Cosa
voglio fare nella vita? In quelle due ore più leggevo la frase 'LA
LEGGE E' UGUALE PER TUTTI'. con le parole di un giornalista
che ha sempre cercato di renderla vera agli occhi dell'opinione
pubblica, più mi convincevo che sarebbe stata la mia strada.
Il
periodo non è dei migliori, e si riflette sulle letture che scelgo.
Letture che dal mio attuale stato d'animo non trovano fine. Una cosa
di cui mi rattristo molto, perchè senza libri io non resisto.
Diventa un bisogno impellente, qualcosa che non posso controllare,
che anche se sono disperata e alla ricerca di nuove storie in cui
affondare i denti mi ritrovo a leggere libri già letti e riletti.
E
invece TADANNN, eccolo qui. Un libro che mi ha conquistato fin dal
titolo.
'Dormono
sulla collina' è anche il titolo di un'opera poetica di Edgar
Lee Masters, che lessi un giorno per caso, titolo che poi anche
Fabrizio De André ha ripreso per un famoso successo del 1971.
L'opera
di cui vi parlo io è la Spoon River italiana, quel paese che oltre
alla bella facciata per non sfigurare davanti alle grandi potenze
come USA e UE, nasconde ben bene la verità di molti fatti di cronaca
e non.
Le
pagine scorrono che è una meraviglia, perchè sono i personaggi che
l'autore inserisce a parlare, a raccontare della loro morte o della
loro vita.
Persone
o cose, o canzoni o azioni realmente accadute.
E
c'è chi si pente e chi rimane della propria convinzione, chi ricorda
e chi ha dimenticato.
In
questo libro si incontrano l'Italia malsana, fatta di morti,
attacchi, bombe (Sorelle d'Italia), cadaveri trucidati... ma anche
quell'Italia che tutti conoscono, quella della Ferrari, di Mike
Buongiorno e di Rita Levi Montalcino.
L'Italia
insomma.
Un
paese che accoglie e disprezza, un paese che conta tanti dormienti.
Dormono
sulla collina, i morti ma anche chi non riesce a scrollarsi dei
pregiudizi, delle aspettative e rimangono in quel limbo offuscato, ma
loro attenzione sono i vivi e camminano tra di noi.
Non
deve essere un libro promemoria contro la mafia, la malavita e i
delinquenti, ma un promemoria sulla vita. Su chi siamo NOI, oggi che
respiriamo, sorridiamo e piangiamo.
Ho
finalmente trovato il libro che mi ha sbloccato dall'impasse. Un
libro che non mente e non si dimentica, di nessuno. Tutti siamo degni
di attenzione, la nostra vita non deve passare in osservato, ma credo
che l'autore sia stato fantastico nell'inserire personaggi meno noti,
ma non rammaricatevi se qualcuno di caro a voi non viene menzionato,
in fondo sono già più di mille pagine.
Questo
libro mi ha fatto ridere, piangere, sorridere sotto i baffi e
riflettere. Un libro che smuove l'impasse creato dal XXI secolo.
Non
metto nessuna citazione perchè o direi troppo poco o direi troppo,
quindi per evitare la gaffe vi consiglio A VOI di leggerlo e darmi
un'opinione.
Non
lo prendete a cuor leggero ma nemmeno non fatevi intimidire dallo
spessore.
Le
cose che avrei voluto dire sarebbero state tante, dal disgusto
provato mentre ascoltavo rapita la presentazione e persone intorno a
me, giovani come me che ridevano, cantavano e si facevano selfie
senza aver rispetto per nessuno, fino a parlarvi dall'immensa gioia
per aver deciso di prendere la SITA quel giorno per recarmi al
Tribunale.
Con
ciò Buonanotte a domani, Vidhya.
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