Adesso
ragazzi miei, allacciate le cinture, perchè vi trasporterò nel
passato. Quanto passato? Facile fino all'estate del 1941, in una
Leningrado ancora assolata, ancora innocente.
I
protagonisti sono Tatiana
Metanova e Alexander Belov.
Non
posso che dirvi che sto parlando di
The Bronze Horseman,
ovvero IL
CAVALIERE D'INVERNO
primo capitolo della SERIE
(TRILOGIA) IL CAVALIERE D'INVERNO
scritta da Paullina
Simons.
Dicono
che vorrebbero farci un film, e vi assicuro se mai accadrà io sarò
in prima fila.
TITOLO: IL
CAVALIERE D'INVERNO,
The Bronze Horseman
AUTORE: Paullina
Simons
SERIE: SERIE (TRILOGIA) IL CAVALIERE D'INVERNO
SERIE: SERIE (TRILOGIA) IL CAVALIERE D'INVERNO
#1
IL CAVALIERE D'INVERNO, The
Bronze Horseman, 2001
#2
TATIANA&ALEXANDER, The
Bridge To Holy Cross, 2003
#3
IL GIARDINO D'ESTATE, The
Summer Garden, 2005
GENERE: Romance,
Guerra, Memorie di Guerra, Avventura
CASA
EDITRICE: Rizzoli BUR
DATA
USCITA: 21 Maggio 2003
PAGINE: 700
PREZZO:
2,99€ kindle // 8,50€ flessibile // € rigida
SINOSSI:
Leningrado,
1941.
Il conflitto che sconvolge l’Europa sembra lontanissimo da questa
maestosa città ormai in decadenza, dove gli splendidi palazzi e i
grandiosi boulevard testimoniano di un passato glorioso, quando lo
zar Pietro I il Grande l’aveva voluta chiamare San Pietroburgo. Ma
le sorelle Tatiana e Dasha Metanova dividono un’unica stanza con i
genitori, i nonni e il fratello... questa è la dura realtà della
Russia di Stalin. Realtà che, tuttavia, sembrerà bella come un
sogno non appena Hitler
invade la nazione e comincia a stringere d’assedio la città. In
questo scenario – che la guerra rende precario e privo di certezze
– si incontrano la giovane Tatiana e Alexander, un ufficiale
dell’Armata Rossa ben diverso dalla maggior parte degli uomini
russi: sicuro di sé al punto da sembrare sfrontato, e con uno strano
accento che nasconde forse un passato misterioso.
Mentre
un implacabile inverno e l’esercito tedesco riducono giorno dopo
giorno Leningrado in ginocchio, i Metanov sono costretti ad adottare
misure sempre più disperate per sopravvivere. Tra un bombardamento e
l’altro, con il cibo che scarseggia fino a diventare un ricordo cui
aggrapparsi per placare i morsi della fame, Tatiana e Alexander sono
inesorabilmente attratti l’una verso l’altro. Ma il loro è un
amore impossibile, che porterebbe la disperazione nella famiglia di
lei e rischierebbe di rivelare l’inconfessabile segreto di
Alexander, un segreto che potrebbe distruggerlo...
Il
cavaliere d’inverno è un romanzo che travolge al pari di un fiume
in piena, impeccabilmente costruito come i grandi classici con
un’eroina pura e generosa, degna erede di Natasha e Lara, un eroe
valoroso e incorrotto e un amore destinato a trionfare sulle
devastazioni della guerra. Ma è anche – sullo sfondo di uno degli
eventi più drammatici della seconda guerra mondiale – l’intenso
resoconto del fallimento delle utopie e della tragedia di un intero
popolo, raccontato attraverso le
miserie
e le sofferenze quotidiane degli eroi senza volto e senza gloria
travolti dal flusso della Storia.
INFO AUTORE
PAULLINA
SIMONS
è nata a San Pietroburgo nel 1963, e lì è vissuta finché la sua
famiglia non è emigrata negli Stati Uniti durante gli anni Settanta.
Dopo aver abitato a Roma, Londra e Dallas, attualmente vive a New
York. Prima di dedicarsi alla narrativa ha lavorato come giornalista
produttrice di network. I suoi romanzi precedenti avevano già
attirato l’attenzione della critica sulla qualità della sua
scrittura. Il cavaliere d’inverno si ispira in parte alla storia
della sua famiglia in
Russia.
All'età
di dieci anni la sua famiglia fu costretta ad immigrare negli Stati
Uniti e lei fin da piccola sognava di diventare una scrittrice, ma
per un po' il suo sogno ha dovuto attendere, in quanto prima ha
dovuto imparare l'inglese e una nuova cultura. Dopo la laurea in
scienze politiche e dopo vari posti di lavoro compreso il lavoro di
giornalista finanziaria e come traduttrice Paullina ha scritto il suo
primo romanzo Tully. Successivamente ha pubblicato Red leaves, Eleven
hours, Il cavaliere d'inverno, Tatiana & Alexander, Il giardino
estate e The Girl in Times Square. Molti dei libri di Paullina hanno
raggiunto le liste dei best-seller internazionali in paesi come
Australia e Nuova Zelanda. A parte questi romanzi, Paullina ha anche
scritto un libro di cucina, Tatiana's table, che è una raccolta di
ricette, racconti e ricordi della trilogia dei romanzi: Il cavaliere
di inverno, Tatiana e Alexander e Il giardino d'estate. Il suo ultimo
romanzo è Road to Paradise, ma Paullina ha già comunicato che sta
scrivendo un nuovo libro che dovrebbe essere pubblicato nel 2009.
Paullina sta anche lavorando alla sceneggiatura de Il cavaliere
d'inverno che pare diventerà un film.
RECENSIONI
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Allora
sono super iper elettrizzata e non so da cosa partire per prima. La
storia? Il mio amore per la storia? Il mio amore per la Russia? La
mia devozione a Paullina Simons?
Difficile.
Partiamo
dal principio, che le cose fatte dall'inizio sono sempre le migliori.
Era
da tempo che avevo sull'ebook il primo libro, e vi giuro non sapevo
come affrontarlo perchè avevo saputo attraverso amiche che il
cartaceo aveva 700 pagine, immaginatevi il formato digitale.
Ebbene
l'anno scorso, di questi tempi (Da Natale in poi, visto l'ultimo
libro l'ho finito il 30 Dicembre sera) l'ho iniziato.
Su
un altro piano che solleticava il suo orgoglio le piaceva anche la
piccola etichetta che diceva Fabriqué en France.
Fabriqué
en France! Era contenta di possedere una cosa che non fosse fatta
male dai sovietici, ma confezionata con cura e romanticismo dai
francesi. Chi era più romantico di loro? I francesi erano i maestri
dell’amore. Ogni nazione aveva la sua specialità.
I
russi erano senza pari nella sofferenza, gli inglesi nel riserbo, gli
americani nell’amore per la vita, gli italiani nell’amore per
Dio, i francesi nella speranza d’amore.
Così
quando avevano cucito il vestito per Tatiana, lo avevano riempito di
promesse. Era come se avessero detto: “Mettilo, cherie, e con
questo vestito anche tu sarai amata come abbiamo amato noi; mettilo e
troverai l’amore”. Se lo avessero fatto gli americani, sarebbe
stata felice; se fosse stato un abito italiano, avrebbe cominciato a
pregare; se fosse stato inglese, avrebbe raddrizzato le spalle; ma,
poiché lo avevano fatto i francesi, non avrebbe perso la speranza.
E
Bum! Subito sono stata catapultata nel mondo meraviglioso che ha
creato Paullina.
Leningrado
(l'attuale San Pietroburgo, ma chi ha letto i libri come me saprà
che il suo nome è ancora Leningrado).
Leningrado
che fa da sfondo alle vicende della Seconda Guerra Mondiale.
Leningrado con le sue notti bianche, con la sua splendida Cattedrale
di San Pietro e Paolo o il Giardino d'Estate.
Insomma
Paullina è riuscita a descriverti una città nelle sue minuzie senza
diventare pesante, anzi come il la guerra si lega ai personaggi e
come tu ti senti incatenato a questa storia.
Ebbene
sì, la storia narra di una giovane ragazza che il giorno del suo
diciassettesimo compleanno incontra per caso il tenente Alexander
Belov. La Russia (all'epoca ancora l'Unione Sovietica) dichiara
guerra a Hitler e Tatiana mangia ignara il suo gelato crème brûlée
su una panchina sulla prospettiva Nevskij e indossa un vestito bianco
con le rose rosse e dei sandali troppo grandi per lei. (Dopo che
leggerete il libro inizierete a chiamare Leningrado per nome, per i
nomi delle sue vie, dei suoi magazzini. Niente è dato al caso, tutto
ha perfettamente ordine).
Ed
è in quel momento che la sua vita cambierà per sempre. Perchè se
lei non si fosse mai seduta lì probabilmente mille cose che comunque
sarebbero avvenute lei le avrebbe vissute in modo diverso.
“Come
sta Inga?”
Si
morse il labbro. “Non è più al Quinto Soviet.”
“Oh,
alla fine si è trasferita?”
“Sì”,
disse Tatiana. “L’hanno trasferita.”
Alexander
chiuse gli occhi. “Tania”, sussurrò, “è vero che nel mezzo
della battaglia, tu ti sei messa a strisciare sul ghiaccio della
Neva?”
Lei
gli diede un rapido bacio. “Sì, mio soldato coraggioso.”
“Domani,
non aspettare un’ora per svegliarmi.”
Il
Alexander Belov, tenente dell'invincibile Armata Rossa, la osserva,
la guarda e capisce che ormai è perso. Può morire in qualsiasi
momento, anche lì durante la pattuglia ma sa di aver visto un
angelo. Si perchè Tatiana con le sue lunghe ciocche biondo miele e i
suoi occhi innocenti assomigliano proprio all'angelo che lo salverà.
Lui, un uomo che con i denti ha lottato per vivere, un uomo che
nasconde mille cose ma che solo la purezza di Tatiana riesce a far
riemergere. Lui, alto un metro e novanta, capelli neri come la notte
si sovrappone alla figura esile di lei.
E
così da quel momento tutto ha inizio e molto ha fine.
Tatia
e Shura saranno l'uno la forza dell'altra, anche quando arriva la
terribile notizia della morte di Pasha, il gemello, anche quando le
truppe tedesche assedieranno la città, quando Dimitri cercherà di
dividerli, per non parlare del vero ostacolo: l'amore di Dasha per
Alexander.
E
come resisteranno un inverno così? Intanto il freddo avvolge la
città, i militari cercano di fare il possibile per contrastare gli
ordigni tedeschi e intanto le risorse scarseggiano fino ad arrivare a
pochi grammi di pane al giorno!
E
Tatiana irrimediabilmente sarà lei che si sacrificherà per la
famiglia, per andare a prendere le razioni di pane ogni mattina sotto
il fuoco nemico, sarà lei che aiuta tutti ma solo Alexander aiuta
lei. E mentre la fame si sostituisce alla mancanza delle forte
braccia dell'amato Shura, piano piano anche il senso di umanità
abbandona i cittadini di Leningrado che ucciderebbero per 20 grammi
di pane (fatto con colla e trucioli e il rimanente farina) in più.
Ma lei ha Shura che con il suo coraggio le tiene caldo con i
pensieri, i baci rubati e il suo Cavaliere di Bronzo.
Ma
basterà? Basterà a nutrire due cuori in cerca di amore?
Questo
libro più leggo più mi vengono i brividi.
Questo
libro oltre che raccontare nei minimi dettaglia la guerra, la guerra
vera, non quella dei film con i suoi effetti speciali.
Qui
c'è solo realtà. La realtà cruda e nuda delle cose. La realtà che
ogni uomo ha vissuto che se la porta nella memoria.
Tatia
& Shura sono due esempi di coraggio, Amore e lealtà.
Questa
non è solo una storia tra le tante, è LA STORIA. Un racconto che ha
saputo emozionarmi fino alla fine (terzo libro) che mi ha lasciato
qualcosa di negativo (come la fame, il freddo, la guerra) ma anche
tanto di positivo (l'amore, la gentilezza, il coraggio, la
testardaggine, la lealtà, l'altruismo e la speranza), un libro che è
capace di parlare a nome di tutti. Un libro che ancora cito alcune
frasi, un libro che è scolpito dentro di me.
Era
un giorno perfetto. Per cinque minuti non ci fu nessuna guerra, in
quella magnifica domenica di giugno a Leningrado.
Alzando gli occhi dal gelato, vide un soldato che la fissava
dall’altra parte della strada.
Non
era una presenza insolita a Leningrado, dove era di stanza una
guarnigione. La città era piena di soldati. Vederli per strada era
come vedere anziane signore con le borse della spesa, o gente che
faceva la fila, o birrerie. Normalmente Tatiana si sarebbe limitata a
dargli una rapida occhiata, ma quel soldato la fissava con
un’espressione che non aveva mai visto prima. Smise per un attimo
di mangiare il gelato.
Il
suo lato della strada era già immerso nell’ombra, mentre quello
dove si trovava lui galleggiava nella luce del pomeriggio.
Lei
lo fissò, e, nell’attimo in cui guardò il suo viso, sentì
qualcosa muoversi dentro di lei; muoversi, le sarebbe piaciuto dire,
impercettibilmente, ma non era vero. Era come se il cuore pompasse
sangue il doppio del normale, inondando tutto il corpo.
Batté
le palpebre e il respiro si accelerò.
Un
libro che mi ha mostrato altre facce della Russia, a cui aspiro tanto
di vederla. Ma state sicuri la vedrò con gli occhi di Alexander e
Tatiana.
La
coperta era troppo piccola per tutti e quattro. Tatiana stava seduta
a gambe incrociate, mentre Dima giaceva a pancia in giù
alla sua sinistra. Dasha e Alexander le stavano di fronte, l’una
appoggiata all’altro.
“Va
bene. L’amore... vediamo. Aiutami, Tania, per favore.”
“Puoi
farcela da sola. So che ce la puoi fare.” Non disse che sua sorella
aveva molta esperienza in quel settore.
“Hmm...
l’amore. L’amore è... quando lui promette di venire e mantiene
la parola.”
Diede
un colpetto col gomito ad Alexander. “Quando arriva in ritardo, ma
chiede scusa.” Sorrise.
“L’amore
è quando non guarda nessun’altra ragazza a parte me.” Gli diede
altri due colpetti. “Che ve ne pare?”
“Molto
bene”, approvò Alexander.
Tatiana
tossì.
[…]
“Non
hai risposto alla domanda”, osservò Dimitri.
“Sì”,
gli fece eco Alexander. “Lasciatela parlare.”
Le
ci volle qualche minuto per riprendere fiato. Alla fine disse:
“L’amore è...” Il cuore le batteva mentre pensava a cosa
poteva dire senza mentire spudoratamente. Si chiese quale fosse la
verità e quanto poteva sbilanciarsi, considerando chi la ascoltava.
“L’amore è”, ripeté guardando solo sua sorella, “quando lui
ha fame e tu lo nutri. L’amore è sapere quando ha fame.”
“Ma,
Tania, tu non sai cucinare! Starebbe sempre a digiuno!”
“E
quando è affamato in un altro senso? Allora cosa fai? Lo nutri?”
esclamò
Dimitri
scoppiando a ridere.
“Tieni
chiusa quella boccaccia”, gli intimò Alexander.
“Dima,
sei proprio volgare”, intervenne Dasha. “Non hai un minimo di
classe.” Si voltò sorridendo verso Alexander e lo spinse
leggermente. “Ora è il tuo turno.”
Seduta
immobile a gambe incrociate, Tatiana guardava il palazzo pensando
alla sala dorata del trono e ai sogni a occhi aperti che faceva da
bambina.
“L’amore
è essere corrisposti”, disse Alexander.
Tatiana
non distolse lo sguardo dalla residenza estiva di Pietro il Grande.
Le
tremavano
le labbra.
Faccio
i complimenti a Paullina che con il suo modo fluido di scrivere mi ha
regalato una delle più belle storie da raccontare e consigliare.
Quando uno mi dice: Qual'è il tuo libro preferito? Immediatamente
penso a Tatiana & Alexander, poi dopo vengono gli altri. Ma loro
due avranno un posto speciale.
Un’estate,
quando Tatiana era ancora bambina, il suo adorato Deda, vedendola
depressa e confusa, le aveva detto: “Se vuoi sapere
chi sei, poniti tre domande, Tatiana Metanova. In cosa credi? In cosa
speri? E, cosa più importante: che cosa ami?”
Lo
comprai l'anno scorso (ancora questo di anno, 3 Gennaio ndr) e
la mia migliore amica vedendo lo spessore: “Ti sei comprata le
Bibbie?” e senza rendersene conto aveva ragione, sono la mia Guida,
il mio mentore, la mia ancora di salvezza.
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