giovedì 11 febbraio 2016

THURSDAY ... OF WORDS: Flying on the wings of music by Vidhya Meoni



Stamattina, mentre prendevo l'autobus ho guardato il cielo e mi sono detta:”Scrivo qualcosa sul cielo, per la mia rubrica”. Sono passate due ore e ho partecipato ad un progetto per la salvaguardia del Patrimonio Mondiale, grazie all'UNESCO e ho cambiato idea, e
vi volevo parlare dell'importanza della cultura, in Italia e nel mondo. E poi come se entrambe le idee non fossero abbastanza spulciando per i social ho visto un video per caso. Ritraeva un uomo che suonava, un uomo in cui si leggeva l'emozione, la meraviglia, la gioia nel premere dei tasti in una tastiera infinita. Ho pensato a Novecento, il pianista che visse sul Virginia per oltre trent'anni. Sì, proprio quello, La Leggenda del Pianista sull'Oceano, il mio film preferito. Cosa assurda visto che io non so suonare alcun strumento, giuro. Ci ho provato quando avevo 11 anni ma era meglio che suonassero senza di me i miei compagni.
In quell'uomo ho visto la stessa passione e gratitudine. La musica fluiva nell'aria e tutto si era immobilizzato.

Ho letto dopo a fianco che si trattava di Ezio Bosso, ieri sera sul palco dell'Ariston a Sanremo che suonava 'Following the bird'. Non sono una fan della tv, quel genere di televisione. Ho rinunciato a Sanremo da tempo, ma dopo 4 anni mi sono pentita di non averlo visto. Non ho pensato alla sua condizione, alla sua fama e all'immenso pubblico presente e a casa. Ho pensato: lui ama la musica come chiunque altro ma nessuno è sintonia con lei come lui.


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