Voglio
recensirvi un libro improbabile. Si tratta di BIG
APPLE,
primo volume della SERIE
LIVING NY,
scritta da Marion
Seals.
Una scoperta davvero grata, mi ha fatto emozionare, riflettere e
ridere, ridere tanto!
TITOLO: BIG
APPLE
AUTORE: Marion
Seals
SERIE: SERIE LIVING NY
SERIE: SERIE LIVING NY
#1
BIG APPLE, 2016
GENERE: Romance
CASA
EDITRICE: Self-Publishing
DATA
USCITA: 2016
PAGINE: 433
PREZZO:
2,99€ kindle // € flessibile // € rigida
SINOSSI:
Dora
e Lex. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei,
miliardario e casanova, lui.
Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora.
“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.”
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.
“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.”
Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor.
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?
Il primo capitolo di una nuova serie, autoconclusivo.
Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora.
“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.”
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.
“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.”
Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor.
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?
Il primo capitolo di una nuova serie, autoconclusivo.
INFO AUTORE
RECENSIONI
♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫
Ci
tengo a dirvi: LEGGETELO.
La
trama ragazzi miei può risultare molto banale.
Lei,
venticinquenne senza un soldo che vive nel Bronx, lui il suo capo
miliardario.
I
soliti cliché, direste.
No,
per niente.
Credo
che sia il romanzo più bello che abbia letto in questo primo mese
dell'anno.
Fedora,
o anche Dora mi ha conquistata subito. Una ragazza sveglia, in gamba
che non si fa comprare, anzi. Furba com'è riesce sempre a spuntarla.
Un'arrivista?
Una sfruttatrice? No. O meglio sfrutta le situazioni in modo che non
sia l'unica a guadagnarci.
Si
fa intimorire dai soldi? Puah, per carità. Non avete idea di chi sia
allora Fedora!
Fedora
è frizzante, brillante e molto molto buona. Umana direi. Anche se
vive nel Bronx, uno dei peggiori quartieri di NY, non si lascia
intimorire. E' amica di Luther, un uomo nerboruto di colore che mette
soggezione, e che nessuno ha intenzione di sfidare, se vuole
sopravvivere. Aiuta Sorcio, o meglio Thomas, un ragazzo che per
vivere ruba, per aiutare la nonna e la sua sorellina Judith. Il
migliore amico di Dora è Randy, gay dichiarato in cerca di un uomo.
Lavora
come assistente personale di Alexander Maximilian Stenton III. Beh,
Alexander o meglio Lex è un rampollo viziato e sfacciatamente ricco
che con il suo impero compra ogni cosa, i migliori libri li fa
diventare BEST SELLER e le donne le raggira come vuole. Non ha
intenzione di sposarsi, perchè mai con una di quelle ochette? A
trentacinque anni il massimo a cui aspira è una donna di alti ranghi
con cui sfornare qualche erede.
Meredith
non sarà mai l’assistente
ideale
per me, questo è certo. Fedora,
quando
la chiamo, ha l’intelligenza di
stare
zitta e aspettare che parli io, fa
esattamente
quello che le chiedo e come
glielo
chiedo. Quando è necessario
correggere
qualche mia svista lo fa con
discrezione,
senza doverne
necessariamente
parlare. Prepara un
ottimo
caffè turco, corposo e forte, come
piace
a me, e trova sempre il regalo
giusto
per amici e parenti. Adesso che ci
penso
è la migliore assistente che abbia
mai
avuto. Eppure non so praticamene
niente
della sua vita, non so se frequenta
qualcuno,
se ha figli, fratelli, sorelle.
Abbiamo
sempre parlato solo di lavoro
in
questi due anni. Delle altre impiegate
conosco
molte più cose. Meredith per
esempio,
nonostante la sua indubbia
disposizione
ad allargare le gambe, è
fidanzata
con un giovane broker di Wall
Street
e stanno pensando di sposarsi a
fine
anno.
Lex
però non ha ben idea a cosa andrà in contro chiedendo la
collaborazione di Dora.
Non
ha idea che Dora, sì, la sua assistente è così fredda e
calcolatrice.
Tanto
che è obbligato a vivere, il tempo necessario per la stesura di un
importante manoscritto, a casa di lei, nel Bronx!
«Ti
meriti un premio.»
«Ok.»
«Spogliati.
Per me.»
«Adesso?»
chiedo leggermente stupita.
Domanda
del cavolo! Non sono mica un
timer
da programmare per dopo.
«Non
farmelo ripetere Fedora. Se lo
farai
nel modo giusto sarò molto
generoso.»
Adoro
quando gli uomini fanno così,
quando
danno ordini. Anni di
emancipazione
femminile buttati al vento
perché
il maschio con la clava ci piace,
e
molto. Poi potete raccontarvi tutte le
bugie
che volete e infiocchettarle di
romanticismo,
ma la sostanza non
cambia.
Mi
tolgo la maglietta con un movimento
deciso.
Lui dilata le narici e sorride. Mi
slaccio
i jeans e poi mi giro,
abbassandoli
lentamente fino ai
polpacci.
Li scalcio via dopo essermi
tolta
le scarpe da tennis usando solo i
piedi.
Le mie mani corrono al gancetto
del
reggiseno e lo slaccio con calma.
Cade
per terra seguito dagli slip. Mi
volto
e lo guardo: mani sui fianchi e
un’espressione
di sfida.
«Tocca
a te. Se lo farai bene anch’io
sarò
generosa.»
Sorride
e… vi ho mai parlato del
sorriso
di Lex? Non me lo ricordo, ma
non
importa, perché è impossibile da
descrivere.
Posso dirvi solo che ti fa
dimenticare
molte cose, compresa la
ragione
per cui dovresti odiarlo.
Inizia
a sbottonarsi la camicia con una
lentezza
esasperante. Arrivato all’ultimo
bottone
intravedo gli addominali, la
parte
del corpo di un uomo che, insieme
al
culo, trovo più sexy in assoluto.
Banale?
In questo momento non è
proprio
il vocabolo che mi viene in
mente
per primo.
Si
sgancia la cintura e poi la sfila dai
pantaloni,
con uno di quei movimenti
che
sembrano usciti da una scuola di
striptease.
In confronto la mia
performance
è da sala da ballo, per
anziani.
Con le scarpe usa la mia stessa
tecnica,
mentre i jeans riesce a toglierli
come
se seguisse il ritmo di una musica
interna.
Rimane in boxer e quando infila
una
mano sul davanti il mio cuore ha un
sobbalzo
erotico.
«Che
cosa vuoi Fedora? Vuoi il tuo
giocattolino?»
e mi strizza l’occhio.
Meno
male! Avevo il timore che la frase
sul
vibratore lo avesse offeso, invece
sembra
che magicamente lo abbia
infiammato.
Che fortuna!
«Certo
che sì, non chiedo di meglio.»
Devo
avere pure la bava alla bocca da
quanto
sono eccitata.
«Bene.
Allora prendi quel cazzo di
vibratore,
che di certo hai da qualche
parte,
e datti da fare. Sono sicuro che
sarete
felici insieme.»
Raccoglie
i vestiti e si dirige in bagno,
lasciandomi
come un’idiota al centro
della
stanza, nuda e insoddisfatta.
Forse,
dopotutto, si è offeso. E, prima
che
vi arrovelliate in cerca della
risposta
alla domanda che vi state
ponendo,
vi tolgo ogni dubbio: ovvio
che
ho un vibratore in casa.
Tutto
questo Dora non lo fa per sfruttare i suoi soldi, la sua fama, il suo
nome.
Anzi.
Lo fa affinché il ragazzo si ridimensioni. Trovi le vere cose
importanti nella vita e sfrutti le occasioni per redimersi dal
cialtrone che non è altro.
Non
può continuare a trattare tutte le persone che gli stanno intorno
come piattole, e Dora non ne è intenzionata.
Ho
letto di alcuni momenti e giuro, ho iniziato a ridere talmente forte
che ho pianto.
Mi
sono emozionata con Thomas e Lex. Quei due insieme faranno grandi
cose!
«Ordiniamo
le pizze?» propone Lex.
«Ci
penso io» dico afferrando il
telefono.
«Ricordati
di…» inizia lui.
«Dire
che sono per te» lo interrompo.
«Lo
so, Lex. Con le mance che dai, te le
avrebbero
portate anche se tu fossi stato
Custer
a Little Bighorn.»
Sorride
e mi fa la linguaccia. Un piccolo
gesto
spontaneo che mi fa battere il
cuore.
Questo non è l’uomo che
conoscevo,
non è l’uomo che ho sempre
detestato.
Spero che il vecchio Lex torni
presto
perché è più… rassicurante.
Mi
riscuoto e detto le ordinazioni, senza
neanche
chiedere: al salame per me e
Lex,
con le patatine per Thomas.
Lex
si siede sul divano e Thomas lo
imita.
«Stasera
ci sono i Giants» dice
quest’ultimo
eccitato.
«Lo
so» ribatte Lex con lo stesso tono.
Non
nasce come un contratto per il sesso e lavoro. No, quello viene da
se.
Ma
Dora non è intenzionata ad accalappiarsi uno come Lex, ma l'amore
non si comanda...
Finché
un tragico incidente non cambia l'ottica della vita dei due
protagonisti.
Le
premesse iniziali non saranno originali, ma vi assicuro che dopo i
primi capitoli vi ri-crederete. Parola mia!
In
fondo, a tutti è concesso... tre possibilità, giusto?? A patto che
ci sia del corposo caffè turco!
INDIMENTICABILE |
Molto Sexy |
Grazie per la vostra recensione, sono contenta che il libro vi sia piaciuto
RispondiEliminaDi nulla, grazie a te per aver letto la mia recensione. Sono in attesa del secondo volume su Iceman <3 Vidhya
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