domenica 2 ottobre 2016

FIRST, LA MIA PRIMA VOLTA by Laurie Elizabeth Flynn RECENSIONE

Eccomi qua gentaglia.
Allora il libro in questione è : FIRST, LA MIA PRIMA VOLTA scritto da Laurie Elizabeth Flynn, ed è stato così sorprendente che non ho potuto aspettare a recensirlo.







TITOLO:  FIRST, LA MIA PRIMA VOLTA
AUTORE:  Laurie Elizabeth Flynn
SERIE:
 

GENERE: Romance
CASA EDITRICE:  Newton Compton Editore
DATA USCITA:  8 settembre 2016
PAGINE:  315
PREZZO:  2,99 € kindle // € flessibile // 8,42 € rigida


SINOSSI:
Bestseller mondiale

Un esordio che ha conquistato migliaia di lettrici



Un incredibile esordio che toglie il respiro fino all’ultima pagina

A diciassette anni, Mercedes Ayres ha le idee ben precise in fatto di sesso: la porta della sua camera da letto è aperta solo per ragazzi alla prima esperienza. Mercedes è pronta a indirizzarli e aiutarli, e in cambio chiede solo che rendano speciale la prima volta delle loro ragazze. Che sia una prima volta perfetta, quella che Mercedes non ha avuto. Fino ad ora mantenere il segreto su ciò che accade nella sua camera da letto è stato facile. La sua impegnatissima madre è sempre fuori durante il giorno e non immagina quali siano le attività extrascolastiche della figlia, e la sua migliore amica super religiosa, Angela, non si azzarda neanche a pronunciare la parola “sesso” prima del matrimonio… Ma ci sono cose che Mercedes non ha messo in conto: non avrebbe mai potuto prevedere, ad esempio, che proprio il fidanzato di Angela venisse da lei e le chiedesse un “trattamento speciale” in cambio del silenzio, o che qualcuno fosse attratto da lei per com’è e non per ciò che sa fare a letto… Quando la sua perfetta organizzazione va in frantumi, Mercedes dovrà darsi da fare per salvare la propria reputazione e anche per capire che posto dare al suo cuore…
Romantico, sexy, irriverente, coraggioso: First è un romanzo speciale come la prima volta
«Un esordio senza paura, intelligente e straziante. First. La mia prima volta rimarrà con voi a lungo dopo l’ultima pagina.»
Amanda
«Un debutto coraggioso. I lettori saranno pazzi di Mercedes, un personaggio originale, magnifico. Un libro da cui è impossibile staccarsi. Umorismo e sentimento ai massimi livelli!»
Lori

INFO AUTORE


Laurie Elizabeth Flynn
Ha frequentato la scuola di giornalismo e in seguito ha lavorato come modella, professione che l’ha portata in giro per il mondo. Vive a London, in Ontario, con il marito e il suo chihuahua. First. La mia prima volta è il suo romanzo d’esordio.


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Allora il giudizio in merito a quest'opera è contrastante perchè ero un po' titubante all'inizio.
Il libro è senz'altro scritto bene, scorrevole, con tematiche non retrogradi.
Forse la scelta di un personaggio femminile assente, quale la madre, per la protagonista può essere banale, ma vi assicuro che come lei ho rivalutato molto la storia.
La trama come sempre ce l'avete, e non sono qui a parlarvi delle vicende, altrimenti che lo leggete a fare?
Sono qui per pararvi delle dinamiche per cui questo libro si è rivelato una piacevole sorpresa.

Stasera farò un favore alla ragazza di Evan Brown. Un favore imbarazzante, sudaticcio e brancolante. Melanie, o come si chiama, è in debito con me alla grande. Solo che non lo saprà mai. «Aspetta lì», dico a Evan, entrando nella mia cabina armadio. Mi volto a lanciare un’occhiata furtiva a lui, alla sua posizione accovacciata sul bordo del mio letto, con le spalle smilze curve in avanti e le mani sulle ginocchia. Sembra si stia preparando a giocare a un videogame. Trattengo una risata. Questo è un livello che non supererà al primo tentativo. Una volta appartata nella mia cabina armadio, mi infilo una culotte di satin rosa e canotta abbinata. Capisco dalla sua espressione di paura e dall’odore di sudore nervoso che emanano le sue ascelle che Evan non è in grado di reggere il négligé di pizzo nero e specialmente lo slip rosso, quello con la fessura che arriva fino in cima. Apro il cassetto con i reggicalze e la collezione di calze a rete e poi lo richiudo. Evan non saprebbe cosa fare con un reggicalze o con delle calze a rete, e non è mia intenzione metterlo in imbarazzo più di quanto già non sia. Metto un rossetto rosa e lascio i capelli sciolti attorno alle spalle. Sono ondulati, ancora umidi di doccia. Normalmente li ridurrei alla ragione con la piastra ma stavolta lascerò perdere. Mi sfrego via il rossetto ma il giudizio nei miei occhi resta. Evan avrà quello che decisamente non sono: la brava ragazza.

Non potreste immaginare storia più diversa, da quello che sto per introdurvi.
FIRST, è un romanzo che se non lo leggi fino alla fine non puoi capire.
I personaggi ben strutturati e definiti sono i protagonisti di una delle vicende più comuni che uno possa immaginare.


Allora quante storie di una notte e via hanno portato a conseguenze indesiderate?
Che parli di film, teen fiction o realtà è sempre accaduto che le scelte che facciamo hanno sempre delle conseguenze.

Ma la cosa più pericolosa è che alcuni mi spingono a chiedermi come sarebbe la mia
vita da fidanzata, come sarebbe avere una relazione normale, con tutti i suoi alti e
bassi e momenti imbarazzanti. Spengo la lampada e fisso il soffitto al buio, facendo una serie di respiri tremolanti. So che è meglio così, essere quella col controllo della situazione. Chi
ha il controllo conduce le danze. Chi ha il controllo stabilisce il ritmo. Cosa più importante di tutte, chi ha il controllo non si fa male.

In questo caso la ragazza in questione, Mercy, ha ben più di uno scheletro nell'armadio, insieme alla lingerie di seta o pizzo o persino pelle.
E come ognuna di noi si confida con l'amico più stretto:il suo diario.
Certo la “bigotta” amica Angela non la può certo aiutare in questo, visto che si deve preservare per la prima volta dopo il matrimonio con Charlie. Charlie, ricordatevi il nome perchè ne vedremo delle belle con lui.

Non possiamo certo poi parlare della dolce e cara Kim, visto ce di dolce e cara non ha che la borsa di Prada.
E quindi la nostra Mercy ha il suo diario. Peccato che il banale non sia nel suo diario, e quindi ad ogni nome (di ragazzo con cui va a letto) affibbia un numero, ordine cronologico e progressivo, un voto e un soprannome. Lei crede seriamente che sta loro facendo un favore, per far sì che la prima volta delle fidanzate sia perfetta e unica e indimenticabile.
Il contrario di ciò che è stata la sua, con l'innominabile Luke.
Ma accanto a Mercy ci sono anche Zach, dolce e premuroso e follemente innamorato di lei e la nuova arrivata che da subito diventerà sua amica: Faye.

Ma nella vita di Mercy non è tutto rose e fiori, anzi la verità non potrebbe essere più distante.
Mano a mano che i ragazzi aumentano aumenta con loro il senso di inadeguatezza della ragazza. Tutto diventa più opprimente e le bugie si ingigantiscono finché non vengono colpite le persone più care.
Perchè si Mercy è una tosta, una dura che sta bene senza dimostrazioni di affetto, ma sappiamo che con una carezza, un buffetto un bacio tutti diventiamo più fragili.

Ero stata con uno solo quando Zach mi è stato assegnato come partner di laboratorio, e Zach non era affatto come Luke. Ma alla fine era stato proprio quello a rendere Zach attraente ai miei occhi. Non era affatto come Luke. Era goffo, impacciato, passivo e si scusava di continuo, anche quando
non era colpa sua. Non sapevo che esistessero ragazzi come lui. E così ho pensato di condurre il
mio esperimento personale fuori dall’aula. Gli ho chiesto di pranzare con me, l’ho portato a casa mia e ho aspettato che mi seguisse di sopra in camera mia. Era così timido che ho pensato di aver
commesso un errore, fino a quando l’ho messo spalle al muro e l’ho baciato e lui ha ricambiato. Era così bravo a baciare che ho capito che l’aveva già fatto.
E visto che era bravo a baciare, non
ho potuto fare a meno di chiedermi in cos'altro fosse bravo. Quel giorno non volle andare fino
in fondo. Voleva portarmi fuori come ad un vero appuntamento, conoscermi prima.
Ma io non gliel'ho permesso. Lui ha fatto come volevo, mi ha fatta sentire desiderata, mi ha fatta stare bene. Non ha mai chiesto più di quanto fossi disposta a dargli. Non abbiamo pranzato quel giorno, ma i nostri appuntamenti del mercoledì si sono consolidati. Ricordo di aver pensato: Potrei
farci l’abitudine. E così è stato.

Consiglio il libro a chi crede di avere poca autostima e chi ne ha troppa: le cose possono sempre cambiare.

Il libro è narrato in prima persona, il lettore si immerge nella vita di una diciassettenne, e questo implica maggiore coinvolgimento alla fine.






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