giovedì 15 ottobre 2015

Infinito di Giacomo Leopardi

Infinito di Giacomo Leopardi

«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani


silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.»



Una delle mie poesie preferite, in assoluto. Non c'è autore che attraverso la sua sofferenza in poesia, ma Leopardi ha una propensione stilistica a fare suoi i concetti e rielaborarli in modo armonico con il suo vero stato d'animo.
Non so se avete visto il film del 2014 : Il Giovane Favoloso, diretto da Mario Martone, con l'eccellente interpretazione di Elio Germano. Il film narra appunto la vita di Leopardi fin dalla turbolente adolescenza fino al suo viaggio spirituale e non. Lo consiglio agli appassionati. Merita molto.

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