Pronti per una recensione bomba?: TENTARE DI NON AMARTI di Amabile Giusti, una storia avvincente ed emozionante.
TITOLO: TENTARE DI NON AMARTI
AUTORE: Amabile Giusti
SERIE:
SERIE:
GENERE: Contemporary Romance
CASA EDITRICE: Amazon Publishing
DATA USCITA: 1 Dicembre 2015
PAGINE: 340
PREZZO: € kindle // 9,99 € flessibile // € rigida
SINOSSI:
Penelope ha ventidue anni ed è una ragazza romantica e coraggiosa con una ciocca di capelli rosa e le unghie decorate con disegni bizzarri. Orfana, vive con la nonna malata nella misera periferia di una città americana, e ha rinunciato al college per starle vicina. Di notte prepara cocktail in un locale e di giorno lavora in biblioteca. Aspetta l’amore da sempre, quello con la A maiuscola. Un giorno Marcus, il nuovo vicino, entra nella vita di Penny come un ciclone. È tutt’altro che l’eroe sognato: ha venticinque anni, è rude, coperto di tatuaggi, ha gli occhi grigio ghiaccio e un piglio minaccioso. È in libertà vigilata e fa il buttafuori in un club. Tra i due nasce subito ostilità e sospetto ma, conoscendosi meglio, scopriranno di avere entrambi un passato doloroso e violento, ricordi da cancellare e segreti da nascondere.
Una storia d’amore e rinascita, dolce e sensuale, tragica e catartica. L’incontro di due anime profondamente diverse darà vita a un amore che guarirà il dolore e l’odio del passato.
INFO AUTORE
Amabile Giusti è calabrese. Fa l’avvocato ma non si sente avvocato. La sua vita è scrivere romanzi e, anche quando lavora, pensa a come concludere o iniziare una storia. Per farla felice, regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica blu, un manga giapponese, o una pianta grassa piena di spine. Spera di invecchiare lentamente (sembra sia l’unico modo per vivere a lungo) ma mai invecchiare dentro. Ascolta molto e parla poco, ma quando scrive non si ferma più...
Dal 2009 ha pubblicato numerosi romanzi: Non c’è niente che fa male così, Cuore nero, la serie di Odyssea (Oltre il varco incantato, Oltre le catene dell’orgoglio, Oltre i confini del tempo), L’orgoglio dei Richmond, e con Mondadori Trent’anni e li dimostro e La donna perfetta.
E ce ne saranno molti altri.
RECENSIONI
Tentare di non Amarti è un New Adult che mi ha stordito, emozionato, confuso, sbalordito, affascinato, potrei continuare per tutta la recensione e credetemi non sarebbe abbastanza.
Penelope ha ventidue anni, vive con la nonna dopo la perdita dei propri genitori, in una cittadina dispersa dell'America. È una ragazza tranquilla forse un po' stravagante. Lavora di giorno in
biblioteca e di notte in un locale dove prepara cocktail a personaggi non del tutto affidabili. È una sognatrice, è coraggiosa, ironica, schietta, non è di certo una gran bellezza: magra, piccola, capelli scuri con una ciocca rosa. È romantica, sogna da sempre il vero amore. Quell’amore che ti strappa l'anima, che ti riempie il cuore, che ti fa sospirare e ti fa sentire importante.
Marcus ha venticinque anni e fa il buttafuori nel locale vicino a quello dove lavora Penny, ma non solo, Lui è il ragazzo che da pochi giorni è andato a vivere sopra l'appartamene di lei e della nonna. Lui è un armadio: alto, muscoloso, bello come il sole, pieno di tatuaggi, rude, anche troppo sincero, per nulla educato, a tratti parecchio rozzo, ma soprattutto in libertà vigilata. Lui l'amore lo ha. Si chiama Francisca, una bellezza stratosferica che tanto è bella, tanto è str..... Lei è ancora in galera e Marcus aspetta il giorno che lei esca per andarsene da quel buco di appartamento, da quello schifo di lavoro e tornare alla vita adrenalinica di sempre.
Lui e Penny si incontrano una notte. Lei scappa da un "ex" un po' troppo insistente e manesco, lui torna a casa dal lavoro. Da subito nasce un scambio di opinioni non molto simpatico.
Penelope ha ventidue anni, vive con la nonna dopo la perdita dei propri genitori, in una cittadina dispersa dell'America. È una ragazza tranquilla forse un po' stravagante. Lavora di giorno in
biblioteca e di notte in un locale dove prepara cocktail a personaggi non del tutto affidabili. È una sognatrice, è coraggiosa, ironica, schietta, non è di certo una gran bellezza: magra, piccola, capelli scuri con una ciocca rosa. È romantica, sogna da sempre il vero amore. Quell’amore che ti strappa l'anima, che ti riempie il cuore, che ti fa sospirare e ti fa sentire importante.
Marcus ha venticinque anni e fa il buttafuori nel locale vicino a quello dove lavora Penny, ma non solo, Lui è il ragazzo che da pochi giorni è andato a vivere sopra l'appartamene di lei e della nonna. Lui è un armadio: alto, muscoloso, bello come il sole, pieno di tatuaggi, rude, anche troppo sincero, per nulla educato, a tratti parecchio rozzo, ma soprattutto in libertà vigilata. Lui l'amore lo ha. Si chiama Francisca, una bellezza stratosferica che tanto è bella, tanto è str..... Lei è ancora in galera e Marcus aspetta il giorno che lei esca per andarsene da quel buco di appartamento, da quello schifo di lavoro e tornare alla vita adrenalinica di sempre.
Lui e Penny si incontrano una notte. Lei scappa da un "ex" un po' troppo insistente e manesco, lui torna a casa dal lavoro. Da subito nasce un scambio di opinioni non molto simpatico.
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Buongiorno
popolo.
Sono
pronta per recensirvi il nuovo libro che ho letto d'un fiato.
Un
libro che merita, un libro dolce, ironico e tanto intenso.
Nessuno
mai lo direbbe che una storia così semplice ti possa portare dentro
il cuore dei protagonisti...
TENTARE
DI NON AMARTI
è semplicemente un capolavoro.
Alla fine di quest'anno vedrò tutti i libri che ho letto (ho perso più volte la lista) e stilerò una classifica dei più meritati e lì attribuirò il titolo di BEST SELLER.
Vi
avverto, non è una storia struggente strappa lacrime, anzi anche nei
momenti difficili il lettore ha speranza, ha speranza perchè i
protagonisti hanno speranza.
Quindi
se verserete lacrime lo farete solo per il finale inatteso e
stravolgente, non perchè provate pietà e/o compassione.
Odiava
perfino i romanzi in cui donnicciole senza orgoglio perdevano la
bussola all’istante, quasi il destino avesse premuto un pulsante,
solo perché il figo di turno le sbirciava con aria sorniona.
Un
pensiero è solo un pensiero. Era vero, era razionalmente vero.
Lei
non aveva mai perso la bussola. A dirla tutta, era ancora vergine. E
lo era per scelta, non per mancanza di uomini disposti a farle
compiere questo passo. Al lavoro li incontrava ogni notte quei tipi
mezzi ubriachi con sguardi ammiccanti e chiare intenzioni.
Ma
Penny non voleva uno qualsiasi.
Lei
voleva un Amore con la A maiuscola, come quelli dei libri. Voleva
essere come Jane Eyre. Non nel senso che intendeva trovare un uomo
scorbutico con una moglie pazza rinchiusa in soffitta, ma un grande
amore, un amore strano, indimenticabile. Un amore di quelli che ti
sorprendono e, anche se finiscono male, ti lasciano dentro un segno
indelebile.
Penelope
Miller non è la strampalata ragazza che tutti credono, anzi io la
ammiro e dopo tanto ho trovato un personaggio femminile che adoro.
Penny vive con la nonna Barbara, detta Barbie. Affetta da demenza
senile, ma per Penny è una gioia prendersene cura, in fondo non ha
nessun altro. I suoi genitori sono morti in un incidente stradale a
cui lei è scampata per miracolo.
Lavora
in biblioteca di giorno e di notte serve ai tavoli al Well Purple con
una striminzita divisa da poco di buono. La cosa triste è che viene
disturbata da un pazzo di nome Grant , bellissimo e ricco che voleva
però molestarla.
Di
certo non è lui il suo porto sicuro.
Penny
non ha ancora capito cosa vuole dalla vita, ma le basterebbe poco.
Vorrebbe quell'Amore con la A maiuscola, di quelli che ti proteggono
da un inverno impetuoso ma ride con te in primavera, qualcosa di
confortante...
E
di certo non è Marcus Drake, lo scorbutico vicino che vive sopra di
lei, nella sconfinata mansarda. Ma Marcus non è certo interessato ad
una ragazzina, una che dimostra sedici anni invece dei suoi ventidue
che indossa abiti scoordinati e con un pessimo taglio.
Marcus
è appena uscito in libertà vigilata e non aspetta altro che l'amore
della sua vita esca anche lei, Francisca Lopez, per poter levare le
tende e andarsene per sempre. Il loro amore è violento, distruttivo
e impetuoso come il mare.
Ma
si appartengono da sempre, da quando erano ragazzini che si
spalleggiano e si coprono le spalle, motivo che li ha portati a
separarsi per quattro anni dietro a delle sbarre.
Come
avranno contatto due realtà così lontane? Beh, semplice la
corporatura mastodontica di Marcus potrebbe proteggerla dalle minacce
di Grant dal percorso locale-casa in cambio di soldi. E così senza
rendersene conto i due entrano in sintonia e Marcus senza
accorgersene si ritrova attratto da quell'esserino.
A un tratto udì dei passi vicini, come di qualcuno appostato nel vicolo alla suadestra. Non fece in tempo a domandarsi chi, cosa, come, che avvertì un tocco sul braccio. Gridò con tutto il fiato che aveva in gola.Ma, ancora una volta, non era Grant. Era quel tipo, il nuovo vicino di casa.Quello che mandava in barella i suoi ormoni.«Calmati, ragazza» la rassicurò, con un tono insopportabilmente pacato. «Non ti faccio niente.»Penny si bloccò, le mani sul petto a tentare di fermare il cuore che le carambolava ovunque. Era pallida come un vecchio lenzuolo messo in naftalina.Mentre lei cercava il fiato, Marcus si accese una sigaretta. Lo vide tirare una boccata di fumo, guardarlo salire, e poi guardare lei.«Che vuoi?» gli domandò con aria bellicosa.«Niente. Ti ho vista arrivare e ti ho aspettata.»«Mi hai aspettata? Perché?»«Perché sembri sempre una lepre inseguita dai cani.»
L'attrazione
li avvicina sempre di più fino a renderli prigionieri, Marcus da
amante travolgente qual'è si ritroverà ad avere una delicatezza
assurda con quella ragazza.
Ma
nulla dura per sempre, e mentre il cuore di Penny si riempie piano
piano di un amore impossibile Marcus progetta la fuga.
Benché
il suo supervisore Malkovich lo abbia pregato di non fare cavolate e
rimanere al fianco della signorina Miller, Marcus ha intenzione di
mettere più km di distanza da lei per un motivo indefinito, un
sentimento nuovo e mille volte più potente di quello che lo lega a
Francisca.
Marcus la aspettava nei paraggi della prigione, appoggiato alla Bentley che sembrava una grossa vasca da bagno azzurra. Era agitato come un bambino. Aveva fumato qualcosa come un miliardo di sigarette, che giacevano spente ai suoi piedi, in un carnevale di cicche morte. Appena la vide tornare, la interrogò con lo sguardo: i suoi occhi esprimevano una passione lacerante. Penny gli raccontò quasi tutto ciò che si erano dette. Tacque il suo messaggio finale a proposito del succhiarlo.Subito dopo, si chiuse in un silenzio di tomba. Si sentiva infelice, di quell'infelicità che arriva all'improvviso, senza una ragione apparente, e ti stringe il cuore in una morsa. Era gelosa di Francisca. Probabilmente anche Francisca era gelosa di lei, ma non perché temesse sul serio di poter essere soppiantata: nessun uomo sano di mente avrebbe preferito la piccola Penny, con quei capelli da bambola strapazzata e le sue stupide teorie sull'amore, a una donna che spandeva odore di femmina a ogni passo.
I
due punti di vista fanno immergere il lettore ancora più a fondo,
forse non sono convinta della terza persona per Penny e la prima per
Marcus ma via via si capisce chi ha davvero subito un cambiamento
radicale.
Non capisco se Penny sia ingenua o stupida. Appena la vedo vestita in quel modo, mi viene da bestemmiare. Mi trattengo perché ci sono dei vecchi lì intorno e perché ho giurato a me stesso di tenerla in considerazione il meno possibile. Dopo avere scoperto che le mie parti intime se la sbatterebbero volentieri, a dispetto di quello che dico e ridico, le ho rivolto a stento la parola. Meno parla e meno mi stresso. Quando parla mi viene da guardarle la bocca, e da lì si allarga un mare di pensieri osceni.Non faccio che ripetermi: non voglio scopare Penny, non voglio scopare Penny.Invece voglio scoparla eccome.È una cosa strana e insolita per me, in genere non ci sto a pensare così tanto, una mi piace e me la faccio oppure la cancello e tanti saluti.Stavolta non faccio che pensare a quello che le farei anche se non lo faccio. E non mi è ben chiaro perché non lo faccio. Insomma, che ci vuole? Ma soprattutto, che mi prende? Ne ho viste di donne nude io, anche più belle di lei. Perché allora, aver intravisto per tre minuti una tipa che si rivestiva senza alcuna sensualità, del tutto inconsapevole di essere spiata, mi fa sentire in perenne stato di eccitazione?Che significa? Che mi basta pensare alla sua schiena, alla sua colonna vertebrale sottile, per sentire lo spazio nei pantaloni che si riduce, occupato da un’erezione incontenibile?Se avessi tempo da perdere andrei da un medico, non sia mai che covo qualche malattia misteriosa, ma non ho tempo da perdere. Per cui, poca confidenza, stammi alla larga.
Non
mi è permesso raccontarlo tutto ma vi prego, leggetelo e ne
rimarrete affascinati.
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