Mannaggia, proprio stanotte doveva nevicare?!?! Ma non poteva aspettare ancora tre giorni e poi sarei andata in ferie... no, oggi!
Quando nevica, dopo la gioia del momento iniziale, ciascuno viene assalito dal panico. Neve vuole dire ritardi, ingorghi in strada (perchè cari miei esistono ancora i pazzi che vogliono sfidare la sorte con le catene alle gomme!) e tutto questo implica un ritardo di due ore sulla tabella di marcia.
Io non ne sono immune, infatti mi sono svegliata alle 05:30, potrò arrivare in orario in ufficio ma non mi sono salvata di certo dall'avere i piedi bagnati, il naso congelato e una capacità reattiva di un ghiro.Acciderbolina!
Dopo aver affrontato di petto l'autista scontroso del tram che non aveva pazienza per far salire una signora anziana e un pedone con scarso equilibrio, appena sono in prossimità dalle porte del Paradiso vengo investita da una secchiata gelata – GELATA – di roba appiccicosa e umida. Alzo gli occhi e vedo Patrick che strabuzza gli occhi. Bene, si sorbirà una di quelle parti che tutti temono!!
Quando mi rifugio dentro l'accogliente ascensore, caldo e affettuoso che non manca mai di deliziarmi con le musiche natalizie, vedo le porte aprirsi e compaiono prima delle braccia muscolose e toniche fasciate da una camicia bianca e poi vedo loro, i miei amici più cari.
Gli occhi verde smeraldo di Mika, l'uomo più affascinante di tutto il palazzo e amabilmente single.Appena mi vede sorride e poi si rabbuia. Eh, sì caro mio, ho avuto un imprevisto.'Buongiorno Alice. Tutto bene?''Hola, Mika. No, non proprio''Aspetta, ma stai tremando. Tieni, prendi la mia giacca' e me la porge sfilandola dal braccio libero. Giacca in tono con i pantaloni. Impeccabile come sempre, nemmeno un capello biondo fuori posto e il suo sorriso illumina ogni mia giornata, come questa. L'odore di dopobarba mi imprigiona e senza farmi notare ne odoro l'essenza. Anzi no, meglio dire ne sniffo l'essenza, perchè mica tutti i giorni posso avere contatto con le molecole di quest'uomo come adesso, ne approfitto. Sono una fiera sostenitrice del motto CARPE DIEM.
Usciamo dall'ascensore e ci dirigiamo ai rispettivi uffici. Camminiamo vicini, fianco contro fianco. La nostra è un'azienda di consulenza finanziaria, e io e Mika lavoriamo a stretto contatto con la maggior parte dei clienti.
'Come sei arrivata qui, sbaglio o abiti dalla parte opposta?' mi chiede premuroso.'Sveglia all'alba ma come vedi sono stata abbattuta da incidenti di percorso. Gli astri si sono coalizzati contro di me... avrei dovuto leggere l'oroscopo' sospiro abbattuta.'Beh, stasera ti riaccompagno io, sono con il Land Rover'... già, pure ricco.
'Non so Mika, non vorrei disturbarti, in fondo finiamo anche con orari diversi...' cerco di dimostrarmi ragionevole ma Diavolina, la mia voce interiore, mi sta urlando di accettare senza remore.'Nessun disturbo A, lo faccio volentieri. Anzi mi farebbe preoccupare saperti per la strade di Londra alle sette di giovedì sera, sotto Natale con la neve... e per l'orario no problem. Ti aspetto, magari mi porto avanti con le commissioni'. Se me la mette così, non posso che dire... 'Ok. Grazie mille, a stasera'.Mi dirigo verso la mia porta quando mi accorgo di avere la sua giacca
'Mika, aspetta tieni' e gliela porgo.'Tienila tu, riscaldati, la riprendo stasera. Buon lavoro''Altrettanto e grazie'.
Carpe Diem. Oggi ha fatto miracoli. Mai perdere la speranza, in fondo stamattina ho avuto una piacevole sorpresa.
Vidhya Meoni
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