martedì 8 marzo 2016

Women

Piccolo pensiero per NOI DONNE.



Martina guardava il fiume. La Senna di Marzo era terribilmente calma e cullava Parigi come una madre fa con il proprio neonato. C'era gioia nell'aria, si trepidava

per l'arrivo dell'imminente primavera che avrebbe preso il posto del gelido inverno.Dietro di lei si ergeva maestosa la Torre Eiffel. Il Simbolo, il cuore e l'anima di una città che ha attraversato i secoli con grazia e fierezza.Martina si era trasferita lì da quasi dieci anni e si sentiva parte di quel mondo, anche se la vecchia brontolona Genevieve non faceva che ricordarle che era una straniera e che parigina forse non lo sarebbe mai diventata. Ma a Martina piaceva credere che Parigi l'aveva accolta. Fuggitiva da un futuro che non voleva. La famiglia ancora rimaneva legata all'azienda siderurgica del nonno, che risiedeva da anni nella vecchia Imola.Le mancava l'Italia? A tratti, per il calore delle persone, le lasagne della domenica e il mare in estate. Ma Martina era stata coraggiosa da prendere la sua decisione e voler scoprire il mondo, insieme a se stessa e ora stava per andare a convivere con Harry, un olandese conosciuto all'Università e tutto filava per il meglio.Nessuno l'aveva incoraggiata a fare questa follia: partire con solo 100 € in tasca a soli 19 anni, ma con le sue forze aveva lavorato sodo e ora era una donna realizzata.Molte amiche avrebbero potuto fare così, ma non erano fiduciose nel futuro e in se stesse per cui erano ancora lì ad Imola. Peggio per loro... Lei era Martina e la sua vita dipendeva esclusivamente da se stessa.


Vidhya



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