lunedì 9 novembre 2015

COLPA DELLE STELLE by John Green RECENSIONE

Sono pronta per fare questa recensione?
No, decisamente no, ma dopo che è passato un anno e mezzo credo sia doveroso, dato che per me è stato uno dei libri più importanti.
Sto parlando di COLPA DELLE STELLE di John Green.

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Prima Cover Italiana
TITOLO: COLPA DELLE STELLE, The Fault In Our Stars
AUTORE: JOHN GREEN
SERIE:
 

GENERE: Romance Contemporany, Young Adult
CASA EDITRICE: Rizzoli
DATA USCITA: Ottobre 2012
PAGINE: 356
PREZZO:  9,99 € kindle // 13,60 € rigida


SINOSSI:

Cover Originale

«L'amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire»


Hazel Grace Lancaster ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus Waters, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.


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Iniziamo con il dire che per me questo non è un libro bellissimo, ma IL LIBRO. Il libro che racchiude tutti i connotati, e tutto ciò che trovo quando cerco un buon libro.


La prima volta che lo presi in mano era una domenica piovosa, gennaio 2014, i primi. Cercavo una lettura intensa e significativa, ciò che avrei portato nel cuore.

Ringrazio le componenti di un gruppo Whatsapp, ormai abbandonato.

Insomma, avevo letto la sinossi, ma non mi faceva paura il fatto che trattasse di una malattia o di due amanti inusuali, no ero tranquilla.

La contemporaneità è specializzata nel tipo di battaglie in cui nessuno perde nulla che sia di valore, ad eccezione, discutibilmente, della propria vita.”
-Un' imperiale afflizione

Mia mamma a differenza di me mi disse: Vidhya ma sei proprio macabra.

Non si tratta di questo, ma di ciò che ti spinge a leggere un libro, insomma fatto sta che lo iniziai e lo chiusi la sera alle 00:14. Me lo ricorderò finché vivo.

Edizione #2


La storia di Hazel e Gus mi è entrata dentro l'anima, e mai la abbandonerà. Ne sono rimasta legata per una settimana, tanto è stato intenso, talmente tanto che non ho toccato un libro per un bel pò, ovunque mi girassi mi vedevo Hazel con il respiratore, oppure Gus con la sua sigaretta, oppure gli incontri al Cuore Letterale di Gesù.

Non so come farvi arrivare le mie sensazioni, sono troppo intense, profonde e personali.

Non sapevo che sarebbe uscito il film, ma come sempre ero abbastanza scettica sulla trasposizione, che invece era perfetta perché non tralasciava N I E N T E.

Ovvio che ne avessi parlato a amici, parenti e conoscenti, ma solo quando c'è stata la nuova edizione, e il passaparola si è fatto insistente che tutti quelli a cui l'avevo detto si sono decisi a leggerlo, ma sono così scettica da pensare che l'abbiano fatto per 'moda'. Quando lo dicevo io nessuno mi calcolava, quando ne parlavano le amiche più fighe andava bene.

«Un ragazzo mi stava fissando. Ero abbastanza sicura di non averlo mai visto prima. Alto, asciutto e muscoloso, faceva sembrare minuscola la sedia di plastica da scuola elementare su cui stava. Capelli color mogano, lisci e corti. Sembrava avere più o meno la mia età, forse un anno di più, e sedeva con l'osso sacro contro il bordo della sedia, con una postura aggressivamente sbagliata, e una mano mezza infilata nella tasca dei jeans scuri.»

Muah, che mondo!

Edition #2


Comunque, io credo che tutti lo debbano prima o poi leggere questo romanzo, non ci sono giustificazioni.

Hazel è perfetta e un pò mi sono immedesimata, su certi 'comportamenti' riguardo alla malattia. Non dico che ho 'una solida e nutrita colonia satellite nei polmoni' ma ho vissuto esperienza simile.

Adesso sto bene e sono pronta ad infilzare chiunque si lamenti per un tacco rotto o un'unghia spezzata, attenti!


Gus, invece, cavolo, l'ho amato dall'inizio alla fine. Non ho molto da dire, l'amore non si nasconde solo dietro ad un bel faccino e qualche muscolo, ma un sorriso dolce può bastare a rischiarare una giornata.

«”Dovresti vederlo” ha detto. “V per Vendetta, intendo.”
Okay” ho detto. “Me lo procurerò”
No. Con me. A casa mia” ha detto. “Adesso.”
Mi sono fermata. “Quasi non ti conosco, Augustus Waters. Potresti essere un assassino psicopatico.”
Lui ha annuito. “Okay, Hazel Grace.” Mi è passato davanti, le spalle che gli riempivano la polo verde, la schiena diritta, il passo leggermente aritmico sul lato destro, mentre camminava sicuro e baldanzoso su quella che ero sicura fosse una gamba finta. L'osteosarcoma a volte ti prende un arto per scoprire chi sei. Se poi gli piaci, si prende il resto.»


Questo libro è stato un'esperienza catartica, purificatrice, ma non so se ho di nuovo il coraggio di leggerlo, talmente è forte la sua presenza dentro di me.


Dal capitolo 20 credo di aver perso litri di lacrime, quindi non sto spoilerando ma vi preparo, ho pianto fino a che non mi sono addormentata, il mio volto era pieno di sale e ruggine.

«Ho capito perché lo chiamano contatto visivo.
Sono entrata nel cerchio e mi sono seduta vicino a Isaac, a due sedie di distanza dal ragazzo. L'ho guardato di nuovo. Mi stava ancora osservando.
Insomma, diciamolo: era sexy. Se a fissarti in modo ostinato è un ragazzo non sexy, nel migliore dei casi si tratta di una cosa imbarazzante, nel peggiore è una forma di aggressione. Ma quando lo fa un ragazzo sexy… be'.»

Credo che adesso vi dobbiate sorbirvi una carrellata di foto e immagini, perché non posso dirvi quanto sia grandioso solo a parole, dovete vederlo da soli.




Mi sono innamorata così come ci si addormenta: Piano piano e poi tutto in una volta.










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Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti.














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«Okay» ha detto lui. «Devo andare a dormire. È quasi l'una.»
«Okay» ho detto.
«Okay» ha detto.
Ho fatto una risatina e ho detto: «Okay.» E a quel punto silenzio, ma non abbiamo messo giù. Mi sembrava quasi di averlo lì nella stanza con me… Però no, era anche meglio: come se io non fossi nella mia stanza e lui non fosse nella sua, ma ci trovassimo invece insieme in un invisibile, impalpabile terzo spazio, che si poteva raggiungere solo via telefono.
«Okay» ha detto lui dopo un'eternità. «Forse okay sarà il nostro sempre.»
«Okay» ho detto.
È stato Augustus a riappendere, alla fine.


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«Non ti uccidono, se non le accendi» ha detto mentre la mamma fermava l'auto praticamente attaccata al cordolo. «E non ne ho mai accesa una. È una metafora, sai: ti metti la cosa che uccide fra i denti, ma non le dai il potere di farlo.»




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«Non posso parlare della nostra storia d'amore, quindi vi parlerò di matematica. Non sono un matematico, ma una cosa la so: ci sono infiniti numeri tra 0 e 1. C'è 0,1 e 0,12 e 0,112 e una lista infinita di altri numeri. Naturalmente c'è una serie infinita di numeri ancora
più grande tra 0 e 2, o tra 0 e un milione. Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti. Ce l'ha insegnato uno scrittore che un tempo abbiamo amato. Ci sono giorni, e sono molti, in cui mi pesano le dimensioni della mia serie infinita. Vorrei più numeri di quanti è probabile che ne vivrò, e Dio, voglio più numeri per Augustus Waters di quelli che gli sono stati concessi. Ma Gus, amore mio, non riesco a dirti quanto ti sono grata per il nostro piccolo infinito. Non lo cambierei con niente al mondo. Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata.»








Ovviamente per me il giudizio è di parte:


BEST SELLER

Quasi Casto



Le canzoni di eccellenza sono:

  • LET HER GO - Passenger

  • BOOM CLAP - Charlie XCX




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